Uomo politico francese. Già
capitano della Marina mercantile, nel 1789 fu ordinato pastore protestante.
Molto attivo sin dalle prime fasi della Rivoluzione, venne eletto deputato alla
Convenzione per il dipartimento del Lot, si schierò con i montagnardi
contro i girondini e votò per la condanna a morte del re. Membro del
Comitato di salute pubblica (1793-94), assunse la direzione effettiva della
guerra navale ma, pur ottenendo discreti successi, incontrò
difficoltà oggettive soprattutto nell'opera di ricostruzione. Schieratosi
con Robespierre alla Convenzione, cercò invano di sanare il dissidio tra
giacobini e cordiglieri e propose l'abolizione del tribunale rivoluzionario.
Caduto in disgrazia e condannato, ottenne l'amnistia; fu quindi nominato dal
Direttorio console ad Algeri, poi a Smirne, dove venne fatto prigioniero dai
Turchi, rimanendo nelle loro mani per tre anni. Ottenne da Napoleone grandi
onori, tra cui la nomina nel 1809 a barone dell'Impero, ma non rinnegò
mai la sua fede repubblicana (Montauban 1749 - Magonza 1813).